Cinquant’anni di Giardina Group: l’intervista a Stefano Tibè, Direttore Commerciale del gruppo
Cinquant’anni di Giardina Group, cinquant’anni di una realtà che da sempre ha unito passione a competenza, qualità ad affidabilità. Per festeggiare questo compleanno importante abbiamo deciso di raccontarvi il “dietro le quinte”, le persone che lavorano dietro i miglioramenti, la crescita e gli obiettivi del gruppo di Figino Serenza. E, dopo la prima intervista a Stefano e Riccardo Mauri, è il turno di Stefano Tibè, il direttore commerciale.
“La mia storia in Giardina Group comincia da lontano, dal 1992, quando entrai ufficialmente in Giardina Finishing. Ma la mia storia nel settore è cominciata ancora prima, fin da bambino, quando entravo nell’azienda della mia famiglia, la Eurotecno, che costruiva macchine per la verniciatura e la levigatura del legno e che nel 1992 è stata assorbita: insomma, non è solo un lavoro, ma una parte della mia vita”.
“Nel 2009 Giampiero Mauri mi ha proposto l’incarico di direttore commerciale in Mauri Macchine. Avevo avuto diverse offerte, tante ottime opportunità dopo la fine dell’avventura in Giardina Finishing, ma ho scelto di ripartire da Mauri Macchine, un’azienda importante, una famiglia che conoscevo personalmente e con cui avevo un ottimo rapporto. Ho sentito subito la fiducia di Giampiero, la sua voglia di puntare su di me, di farmi sentire al centro di un progetto ambizioso. Vi racconto un aneddoto: quando ho firmato non sapevo che da lì a poco Giampiero avrebbe acquisito il marchio Giardina Finishing e ricordo bene il momento in cui me lo confessò: eravamo a Ligna, la mia prima Ligna in Mauri Macchine, quando mi prese da parte e mi espresse la sua volontà di acquisire il marchio, fu una grande sorpresa…”.
Un nuovo marchio, una nuova sfida…
“Una sfida che abbiamo vinto con la competenza, con l’impegno e con la capacità di fare gruppo, di restare uniti. Da quando è nata Giardina Group ci abbiamo messo anima, corpo e mente per dimostrare al mercato e ai nostri clienti quanto fosse buono il nostro progetto, quanto le nostre intenzioni fossero quelle di creare un prodotto affidabile, di qualità, in grado di accompagnarli per anni”.
Com’è cambiato il settore in questi anni?
“Nel corso degli anni c’è una attenzione sempre crescente al cliente, alla creazione di linee e di impianti che vadano a essere modellati e seguano ogni esigenza produttiva. Una tendenza a trovare soluzioni sempre più customizzate, impianti specifici in grado di adattarsi agli spazi, ai ritmi, ai numeri della produzione”.
Quali sono le basi del successo, i valori che i clienti riconoscono in Giardina Group?
“Sicuramente la crescita di ogni azienda dipende strettamente dalla qualità del prodotto che si propone sul mercato. Senza qualità, senza la bontà del prodotto non si va da nessuna parte. Oltre all’altissima qualità della finitura, una delle caratteristiche che i nostri clienti apprezzano particolarmente è l’affidabilità delle nostre macchine. Una resistenza decisamente sopra la media che negli anni è diventato anche un po’ il nostro marchio di fabbrica. Ma non solo: uno dei nostri fiori all’occhiello è l’attenzione al cliente anche nel servizio post-vendita. I nostri clienti sanno che potranno sempre contare su di noi, che non li lasceremo mai soli. Perché vede, la prima macchina la può anche vendere il commerciale, ma la seconda, la terza le vendono la qualità del prodotto, la capacità dell’azienda di innovare e di rinnovare e la consapevolezza di avere sempre qualcuno accanto, pronto ad aiutarti in ogni necessità e, soprattutto, di indirizzarti verso le scelte migliori, dialogando continuamente e mettendo i suoi interessi davanti a tutto.
Non siamo solamente dei “fornitori”, siamo degli esperti del settore che mettono a disposizione la loro competenza. Ecco, competenza è la parola chiave che ci ha contraddistinto in questi anni…”.
Quali sono gli obiettivi del prossimo futuro?
“Dobbiamo essere onesti: in questi anni abbiamo fatto molto, siamo riusciti ad andare avanti in un percorso di crescita che ci ha consentito di arrivare a circa 20 milioni di euro di fatturato, con una ossatura salda, solida e robusta. Per il prossimo futuro dobbiamo consolidare la nostra posizione, ripartendo costantemente da quanto di buono abbiamo fatto e continuare a dimostrare ai nostri clienti quanto Giardina Group sia affidabile, quanto le nostre soluzioni tecnologiche siano all’avanguardia. In poche parole: siamo un’azienda solida, competente e con ulteriori margini di crescita: dobbiamo continuare su questa strada”.
Una lunga storia che ha sempre avuto un leitmotiv: l’innovazione. Come nascono le novità di Giardina Group? Da dove “vengono fuori” le idee?
“L’innovazione è sempre qualcosa che nasce dal mercato, dalle esigenze, da un cliente che necessita di una soluzione diversa. A noi piace molto affrontare queste sfide, cercare la soluzione più adatta. Da ogni idea, da ogni richiesta noi cerchiamo qualcosa in più, cerchiamo la soluzione nuova. Coloro i quali si occupano delle vendite e gli area manager sono i primi che recepiscono questi messaggi, perché abbiamo un contatto diretto con il cliente che ci permette di avere sempre il polso del mercato, di saperne cogliere le tendenze, e avere sempre soluzioni tecniche adeguate al mercato che cambia.
Questo è un tipo di innovazione, poi ci sono le evoluzioni relative ai processi chimici e industriali. Se i produttori di vernici creano un nuovo prodotto, noi dobbiamo comprendere come fornire le macchine giuste, che siano i forni per l’essiccazione o le spruzzatrici. Per questo abbiamo anche uno stretto rapporto con i produttori di vernici: per comprendere come poterci adattare al meglio.
E poi c’è anche l’innovazione “ex novo”, quella che nasce dalla ricerca di soluzioni sempre più performanti, in grado di migliorare la produttività, ridurre l’impatto delle macchine, ottimizzare tempi e costi energetici.
Fare innovazione vuol dire coordinare tutte queste fasi, mettere insieme le teste, le idee per ottenere sempre qualcosa di più. In questo, ancora una volta, a fare la differenza sono la preparazione e la competenza”.
Che cosa cercano oggi i clienti?
“La tendenza di qualche tempo fa era quella di ridurre al limite i magazzini intermedi, si tendeva a lavorare sul “just in time”. Sicuramente questa richiesta c’è ancora, come c’è la voglia dei produttori di mobili di spingere al massimo sull’individualità del prodotto: molteplici colori, molteplici tipi di verniciatura, molteplici superfici e tipologie di prodotti. Nell’ultimo biennio, inoltre, quello che cercano le aziende è un maggiore equilibrio nei magazzini, si cerca di ottimizzare la produzione. Perché con le difficoltà di approvvigionamento dei materiali poter avere un magazzino di ottimo livello è fondamentale. È diventato preponderante mettere “fieno in cascina”, magari con ordini più sostanziosi che possano far fronte a tutte le difficoltà.
Quale è stata la grande innovazione per il settore?
“Una grande novità degli ultimi anni è stata l’introduzione di forni a eccimeri per avere una finitura opaca con un effetto visivo molto particolare, si può realizzare avendo una superficie molto resistente. Una tecnologia interessante, che ha cambiato il modo di vedere la verniciatura e che ha ancora un potenziale davvero importante”.
Cinquant’anni di Giardina Group, trent’anni dall’ingresso in Giardina, 13 anni da quello in Giardina Group: quale è stato l’impianto o l’installazione più “soddisfacente”?
“Potrei dire il prossimo (sorride, ndr.). In realtà non saprei indicare un particolare impianto, ognuno è una sfida a sé e ogni sfida vinta regala grandi soddisfazioni… sbaglio?”.