Bamar Puertas – Giardina Group: collaborazione all’insegna della qualità
Quattro generazioni da una parte e due dall’altra, due aziende storiche e due marchi che da sempre sono sinonimo di qualità. Parlare della partnership tra Bamar Puertas, il noto produttore di porte spagnolo, e Giardina Group, il gruppo di Figino Serenza specializzato in soluzioni per la verniciatura e la finitura, vuol dire parlare di una collaborazione tra due realtà che fanno della qualità il loro marchio di fabbrica. “Io rappresento la quarta generazione che ha avuto successo in questo settore. Il mio bisnonno era un falegname”, ci ha raccontato Pedro A. Martìnez, il titolare dell’azienda spagnola. “Un percorso come Bamar Puertas che è iniziato nel 1991 che ci ha portato, finora, a produrre oltre 900 porte al giorno. Una produzione intensa che continua a darci molte soddisfazioni”.
Un percorso che si è incrociato con Giardina Group e ha dato vita a una collaborazione che va avanti da diciassette anni. “Collaboriamo con Giardina Group dal 2005, quando abbiamo acquistato una linea completa di movimentazione per la verniciatura piana. Un acquisto che abbiamo fatto con accuratezza e dopo aver vagliato diverse ipotesi, soppesato le tecnologie (anche della concorrenza) e, soprattutto, dopo aver posto diverse domande. Giardina Group ci ha dato le risposte che cercavamo e soluzioni precise a qualsiasi problema potessimo avere, come – per esempio – verniciare i bordi sulla stessa linea del piano, per la quale Giardina Group ci ha fornito una macchina pioniera a livello mondiale”.
“Nel 2018 abbiamo avuto una nuova esigenza: poter verniciare perfettamente i pezzi fresati in linea, senza utilizzare la tecnologia a spruzzatura, ben più costosa. E con il supporto del gruppo di Figino Serenza e dei suoi tecnici, abbiamo raggiunto il nostro obiettivo”.
Per Bamar Puertas è stata realizzata una linea a circuito chiuso completamente automatizzata, dal carico delle porte all’applicazione e asciugatura del fondo, dalla carteggiatura all’applicazione ed essiccazione della finitura, con anche un sistema per la rotazione automatica delle ante, per consentire la verniciatura di entrambi i lati. Una linea unica nel suo genere che permette la produzione di più di 800 porte al giorno e turno.
“Dovevamo riuscire a cambiare il sistema di produzione, poichè il sistema a pistole che stavamo utilizzando ci faceva sprecare troppa vernice, con un conseguente aumento dei costi di produzione”, ha spiegato Pedro A. Martìnez. “Per ridurre gli sprechi e snellire il processo abbiamo deciso di rivolgerci nuovamente a Giardina Group. Con il supporto di Filippo Germanò, il sales area manager di Giardina Group, e dei loro tecnici abbiamo
potuto studiare la soluzione più adatta alle nostre esigenze e, nel 2018, abbiamo montato la linea”.
Come vi siete trovati?
“Lavorando con un sistema nuovo e unico al mondo sapevamo che ci sarebbe voluto del tempo per l’installazione e per ottenere il meglio dalla linea. Eravamo al culmine dell’installazione quando è sopraggiunta anche la pandemia che ci ha rallentato. I tempi si sono allungati, date le difficoltà negli spostamenti e tutte le cause che tutti conosciamo fin troppo bene, ma per il risultato ne è valsa la pena”.
“Abbiamo stabilito un grande feeling con Giardina Group, con Filippo Germanò in primis, ma anche con tutti i tecnici e con Francesc-Miquel Fernandez Capilla, l’agente del gruppo in Spagna, che ci ha aiutato a far funzionare la linea”, ha aggiunto il titolare di Bamar Puertas. “Un rapporto, una fiducia che ci hanno spinto e ci spingerebbero a sceglierli nuovamente. Sono persone affidabili, che lavorano bene, ti ascoltano e ti offrono sempre soluzioni a qualunque problema che possa sorgere. Sappiamo di poter contare su di loro: sulla qualità del prodotto e sulla qualità degli uomini”.
Quali sono gli obiettivi per il futuro di Bamar Puertas?
“Dobbiamo riconoscere che questo biennio non è stato semplice, ma siamo riusciti a non dover mai “chiudere i battenti”, potendo così mantenere una produzione costante, seppur con le limitazioni che tutti conosciamo. Per questo nel 2022 contiamo di poter ampliare ulteriormente la nostra produzione. Chiaramente materie prime permettendo…Questo è il grande punto di domanda del prossimo futuro: riuscire a reperire le materie prime necessarie e farlo, si spera, al giusto prezzo”.