“In Giardina Group ci mettiamo il cuore”: l’intervista ad Alberto Modica, responsabile di laboratorio


Una vita in Giardina Group, un posto da chiamare casa. Prosegue il viaggio alla scoperta degli uomini e delle donne dietro il marchio, dietro le tecnologie, dietro l’innovazione e lo sviluppo quotidiano. Oggi conosciamo meglio Alberto Modica, responsabile del Giampiero Mauri Innovation Centre. Un’occasione per ripercorrere una storia legata a doppio filo all’azienda e vedere dal vivo il “dietro le quinte” di uno dei punti nevralgici per il gruppo: lo showroom.
La prima volta che sono entrato in Giardina Group è stato nel 2000, ma nel corso degli anni ho percorso anche altre strade, fino al 2019, l’anno del mio rientro definitivo. Una lunga storia, un lungo percorso che mi ha portato a conoscere quasi ogni aspetto del gruppo: dal lato commerciale a quello tecnico, dal legno al vetro, dai lunghi viaggi al trovarmi quotidianamente nel Giampiero Mauri Innovation Centre. Un’esperienza importante e molto soddisfacente perché – anche quando non ero in Giardina Group – non mi sono mai allontanato completamente. Per questo oggi Giardina Group è un po’ come casa mia”.

Un rapporto a doppio filo abbiamo detto…
Esattamente. In Giardina Group hanno creduto nelle mie potenzialità e io sto cercando di ricambiare la fiducia giorno dopo giorno, con l’impegno, con la continua formazione. Quello che mi inorgoglisce è il fatto che questo sia un “investimento” reciproco”.

Quali sono i valori che i clienti riconoscono in Giardina Group?
Ci sono tanti aspetti che convincono i nostri clienti a sceglierci. Sicuramente il prodotto, la tecnologia e l’innovazione hanno un peso nella scelta. Eppure, per quanto possa suonare romantico, credo che il punto di forza di Giardina Group sia il fatto che ci mettiamo il cuore, che seguiamo i nostri clienti con passione. Non cerchiamo la soluzione più semplice, ma quella corretta, rispecchiando quella voglia di fare che caratterizza le grandi aziende del “made in Italy”.

Dal 2001 al 2024 il mondo è cambiato. È cambiato anche il settore?
Negli anni sicuramente il modo di lavorare è cambiato, si è adattato alle nuove tecnologie, al cambio di mentalità e – in particolar modo – alle esigenze dei nostri clienti. Per fare un esempio, oggi tutto si controlla da un touch screen, ma fino a qualche anno fa non era così. Una piccola rivoluzione che oggi diamo per scontato, ma che ha cambiato profondamente questo settore.
Non solo il touch screen ovviamente. Le tecnologie oggi sono sempre più efficienti, più rapide, più precise. Anche a livello di “utilizzo” sono cambiate: sono sempre più intuitive”
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Le tecnologie – continua Alberto Modica – sono anche cambiate in base alle vernici, alle scelte sempre più green e indirizzate verso la sostenibilità. Una costante evoluzione che noi vediamo quotidianamente e segue le esigenze dei nostri clienti. Ogni giorno si alza l’asticella e noi siamo sempre contenti di trovare una nuova soluzione”.

Un punto nevralgico di questa innovazione è proprio il Giampiero Mauri Innovation Centre.
Esattamente. Lo showroom è il nostro fiore all’occhiello. Un punto fermo che i nostri clienti ormai riconoscono e apprezzano”.

Qual è l’aspetto più soddisfacente del lavoro?
Potrà suonare banale, ma è vedere e sentire la soddisfazione dei nostri clienti. Dopo un test in laboratorio, dopo un’installazione in azienda. Sapere di aver risposto a una loro necessità, di aver voluto e saputo fare un passo in più”.

A quale macchina sono più legato? Ce ne sono tante, dalla “Rolltech Flexi” che abbiamo presentato durante l’edizione 2022 di Xylexpo ai forni uv led, ma credo che se dovessi sceglierne una direi la “Dualtech 400”, una spruzzatrice oscillante a due bracci che – possiamo dirlo – ha fatto la storia dell’azienda”.

Se dovessimo descrivere Giardina Group con tre parole, quali potremmo utilizzare?
Innovazione, orgoglio e stima. L’innovazione che ci contraddistingue, l’orgoglio di rappresentare il brand, la stima che i clienti provano nei nostri confronti e che li spinge ogni volta a sceglierci”.